Articolo aggiornato il 18 Febbraio 2023
Capita anche a te di rimanere con lo smartphone scarico e se cerchi una presa per ricaricarlo la trovi occupata dai dispositivi di altre persone?
Allora hai bisogno di un power bank.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, i power bank sono delle batterie portatili che permettono di ricaricare dispositivi come smartphone, tablet e notebook (se equipaggiati con porte in formato USB-C) in qualsiasi luogo e qualsiasi circostanza.
Possono essere di varie dimensioni e capacità e possono includere una o più porte USB per la ricarica dei dispositivi.
Proviamo a vedere insieme come scegliere il power bank adatto alle tue esigenze.
Come scegliere un power bank
I power bank si possono distinguere per capacità, forma, dimensioni, peso, numero e tipo di porte integrate.
Capacità
La capacità dei power bank si calcola in milliampereora (mAh), come quella delle batterie di smartphone e tablet.
Il milliampereora è la millesima parte di un ampere/ora, l’unità di misura che viene usata per indicare il numero di ampere (che è l’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica) che passa attraverso un dispositivo ogni ora.
Chiaro questo concetto base, per individuare il power bank più adatto alle tue esigenze devi scoprire qual è la capacità della batteria che intendi ricaricare, quindi della batteria del tuo smartphone o del tuo tablet (puoi trovarlo su Google)
Attenzione però: se trovi un power bank da 10.000 mAh e il tuo smartphone ha una batteria da 3.000 mAh, non potrai fare tre ricariche complete del device, ma di meno (poco più di due).
Dal valore dei mAh di un power bank devi sempre togliere un 20-30% per ottenere la capacità reale di quest’ultimo.
Per essere ancora più precisi, per scoprire il “vero” amperaggio di un power bank devi calcolare 3.7 * [numero dei mAh] / 5. In questo otterrai un valore di mAh “compatibile” con quello del tuo smartphone o del tuo tablet e quindi potrai orientarti meglio nell’acquisto.
In alcuni casi, la capacità dei power bank viene espressa in watt-ora (Wh). Per ricavare il valore di Wh compatibile con quello di smartphone e tablet, bisogna dividere il valore per 5 (cioè 5V): [numero Wh]/5.
Ovviamente, a una maggiore capacità dei power bank equivale anche un allungamento dei tempi di caricamento.,
Quindi se acquisterai un power bank molto capiente preparati a spendere tanto tempo per caricarlo!
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Power bank: forma, dimensioni e peso
I power bank possono avere diverse forme: ci sono quelli a forma di rossetto, quelli rettangolari spessi poco più di una carta di credito, quelli più robusti e capienti che potremmo definire come delle piccole scatole.
Come puoi intuire, i power bank più grandi e più pesanti sono quelli che permettono di dare una carica maggiore ai propri dispositivi.
Questo significa che se hai bisogno di un power bank da usare in viaggio (o comunque in situazioni in cui starai molto a lungo senza la disponibilità di prese elettriche), devi mettere da parte la portabilità e devi pensare prendere un power bank con batterie dall’amperaggio elevato.
Se, invece, hai bisogno di una batteria da tenere sempre in tasca per le situazioni d’emergenza puoi acquistare un power bank estremamente compatto e sottile da tenere anche in tasca.
Esistono anche i power bank a energia solare, i quali includono dei pannelli solari grazie ai quali riescono a ricaricarsi senza l’ausilio della presa elettrica, anche se lentamente.
Se ti interessa guarda alti post sullo smart working: La scrivania sempre in ordine
Porte USB e potenza
I power bank possono avere un numero variabile di porte. Quelli con una porta sola permettono di caricare un solo dispositivo alla volta, quelli con più porte permettono di ricaricare più dispositivi alla volta.
Bisogna poi fare i conti con il formato delle porte. La maggior parte dei power bank offre porte di tipo USB A (quindi di tipo USB standard) attraverso le quali ricaricare i più comuni modelli di smartphone e tablet.
Poi ci sono le porte microUSB, che spesso vengono usate per la ricarica dei power bank stessi, e le porte USB Type-C, che invece vengono usate per ricaricare alcuni modelli di smartphone, computer portatili (es. i MacBook) e console per videogiochi di ultima generazione.
Computer portatili e console per videogiochi possono richiedere una grande quantità di energia, pertanto sono compatibili solo con i power bank più capienti e solo quando si utilizzano cavi adeguati.
Energia
Devi sapere che ciascuna porta di un power bank può erogare un quantitativo di energia differente.
Questa energia viene misurata in Ampere (A) e influisce sui tempi di caricamento dei dispositivi. Ad esempio, ci sono porte da 1A che caricano i dispositivi a una certa velocità e porte da 2.1A o 2.4A che caricano i dispositivi in maniera più rapida, in quanto riescono ad erogare un quantitativo maggiore di energia verso questi ultimi.
Affinché la ricarica sia effettivamente più rapida, però, anche il dispositivo di destinazione deve essere compatibile con il livello di potenza del power bank.
Altra cosa importante da sapere è che nei power bank con più porte, se si utilizzano due o più porte in contemporanea, la potenza complessiva di output viene suddivisa tra queste ultime.
Ciò significa che se compri un power bank in grado di erogare una potenza complessiva di 4A e colleghi ad esso più dispositivi in contemporanea, l’energia verrà suddivisa tra le varie porte.
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