Articolo aggiornato il 15 Febbraio 2023
Dopo quasi un anno di emergenza, durante il quale i lavoratori sono stati costretti a cambiare le loro modalità di lavoro, lo smart working entra nella routine di molte persone.
Con lo studio “Il nuovo modo di lavorare” commissionato da Fellowes, azienda leader nel settore di prodotti per l’ufficio, si è cercato di comprendere le problematiche che il lavoro da remoto ha creato.
L’indagine condotta su un pubblico di 7000 impiegati in tutta Europa, si pone l’obiettivo di dare alcuni suggerimenti per migliorare il proprio lavoro da remoto.
L’indagine di Fellowes: i numeri
L’indagine condotta da Fellowes evidenzia come il lavoro da casa abbia conseguenze notevoli sia sulla sfera emotiva, sia sulla salute fisica. Questi ultimi effetti derivano da posture sbagliate e situazioni di lavoro domestico non adatte.
Per quanto riguarda l’Italia, tra i dati più preoccupanti emerge che:
• il 45% degli intervistati soffrono di ansia e stress (l’Italia è il secondo paese più stressato d’Europa, dopo la Spagna);
• il 36% si siente isolato e stanco;
• il 51% degli smart workers ha una postazione di lavoro non adatta, fonte di un maggiore affaticamento rispetto alla scrivania in ufficio;
• Il 15% ammette di lavorare sul tavolo da pranzo, l’11% sul tavolo da cucina, il 5% sul divano;
• i problemi fisici più comuni sono il mal di testa (48%), mal di collo (32%) e mal di schiena (30%), dolore alle spalle (28%);
Molti lavoratori, tuttavia, hanno speso in media 816 euro di tasca propria per comprare sedie (31%), supporti e accessori per poter lavorare meglio.
Migliora il modo in cui lavori facendo attenzione all’ergonomia
Abbiamo parlato tante volte di fare attenzione all’ergonomia e di quanto alcuni comportamenti corretti possano migliorar la giornata lavorativa.
Se anche tu lavori da casa o soffri di problematiche alla schiena, agli occhi o di mal di testa scopri la linea che propone Fellowes per facilitare la vita a chi lavora da casa.
Sono tutte soluzioni che ti permettono di migliorare la postura e di creare uno spazio di lavoro sano, produttivo e sicuro.
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Michele Montagna, Chinesiologo e Posturologo, docente di Ergonomia, Prevenzione e Trattamento dei Disturbi Muscolo-Scheletrici spiega:
“L’ergonomia domestica e quella lavorativa hanno esigenze distinte e separate. I fattori di rischio da malattie professionali muscolo-scheletriche sono numerosi, in special modo, se non si dispone di strumentazione idonea a salvaguardare i delicati equilibri dell’organismo.
Nel contesto di smart working attuale, gli squilibri che si determinano, anche per la mancanza di dispositivi ergonomici adeguati e di supporto, implicheranno nel breve, medio e lungo termine, modifiche delle forme anatomiche e delle relative funzionalità fisiologiche: i disturbi più comuni che i lavoratori da remoto tenderanno ad accusare, saranno la conseguenza di disfunzioni meccanico-strutturali, che verosimilmente potranno determinare ulteriori problematiche.”
Leggi i consigli di Michele Montagna per un lavoro sano anche da casa.